In occasione delle Giornate FAI organizzate dalla sezione di Prato-Pistoia, quest’anno la città ha aperto al pubblico lo splendido Conservatorio di San Niccolò nel polmone della città: uno dei luoghi più belli, che da pochi è conosciuto.
Grazie ai “Giovani Ciceroni”, tutti studenti del conservatorio, è stato possibile vedere e venire a conoscenza delle bellezze interne a questo splendido luogo, ricco di storia, che parte dalla metà del 1300.
Grazie ai “Giovani Ciceroni”, tutti studenti del conservatorio, è stato possibile vedere e venire a conoscenza delle bellezze interne a questo splendido luogo, ricco di storia, che parte dalla metà del 1300.
Durante questa giornata è stato possibile ammirare molte parti del conservatorio, come la bellissima , ricca di affreschi, quadri e luoghi di sepoltura di sorelle, che in questi anni hanno vissuto all’interno di questo luogo. La visita ha poi riguardato altri due ambienti importanti della vita del conservatorio, che in realtà è un monastero, ossia la Spezieria (l’antenata della farmacia), ove venivano preparate le medicine direttamente con le spezie preparate nel prominente Orto di Gosto; e la Sala dei Padri, ricca di mobilia adornata di ceramica di Doccia (l’attuale Richard-Ginori) come lo è la Spezieria.
Una passeggiata nell’Orto di Gosto, poi, per ammirare le fermate della via crucis, per poi ascendere laScala Sacra che conduce alla splendida cappella, che ci accoglie con un bellissimo affresco arricchito da granito di Gonfienti; sottostante la sala crematoria, anch’essa arricchita da affreschi.
Una passeggiata nell’Orto di Gosto, poi, per ammirare le fermate della via crucis, per poi ascendere laScala Sacra che conduce alla splendida cappella, che ci accoglie con un bellissimo affresco arricchito da granito di Gonfienti; sottostante la sala crematoria, anch’essa arricchita da affreschi.
L’altro passaggio porta il visitatore verso il chiostro principale, abbellito da un loggiato su due lati; ivi si trovano un pozzo centrale ed uno di enormi proporzioni e di estrema bellezza, dove si raccoglieva l’acqua piovana.
Il Refettorio trecentesco è stata una delle tappe più gradite; un bellissimo affresco, un pulpito ligneo ed un lavabo con affresco hanno emozionato i visitatori.
Non sono, certo, mancati gli orti del conservatorio: in primis l’Orto delle Fabbriche e dopo l’Orto delle Vigne, da dove si gode una bellissima panoramiche sulle mura cittadine.
La visita è poi proseguita nella Sala delle Colonne e nella Sala dell’Aurora, due reparti più moderni ma altrettanto suggestivi.
Il Refettorio trecentesco è stata una delle tappe più gradite; un bellissimo affresco, un pulpito ligneo ed un lavabo con affresco hanno emozionato i visitatori.
Non sono, certo, mancati gli orti del conservatorio: in primis l’Orto delle Fabbriche e dopo l’Orto delle Vigne, da dove si gode una bellissima panoramiche sulle mura cittadine.
La visita è poi proseguita nella Sala delle Colonne e nella Sala dell’Aurora, due reparti più moderni ma altrettanto suggestivi.
Le foto del reportage:
Foto 1 – affresco della cappella alla Scala Sacra;
Foto 2 – Sala Consiliare;
Foto 3 – facciata;
Foto 4 – forno crematorio;
Foto 5 – pozzo del chiostro principale;
Foto 6 – lavabo con affresco nel refettorio antico;
Foto 7 – Refettorio antico (1300);
Foto 8 – Orto delle Fabbriche;
Foto 9 – Orto delle Vigne;
Foto 10 – camino con affresco della Sala dell’Aurora.
Foto 1 – affresco della cappella alla Scala Sacra;
Foto 2 – Sala Consiliare;
Foto 3 – facciata;
Foto 4 – forno crematorio;
Foto 5 – pozzo del chiostro principale;
Foto 6 – lavabo con affresco nel refettorio antico;
Foto 7 – Refettorio antico (1300);
Foto 8 – Orto delle Fabbriche;
Foto 9 – Orto delle Vigne;
Foto 10 – camino con affresco della Sala dell’Aurora.
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