Molte chiese del comune di Barberino di Mugello si trovano in completo stato di abbandono, un po’ dovuto alla chiusura perché vi erano pochissimi fedeli, altre a causa dei terremoti che qui spesso hanno avuto l’epicentro.
Chiese e pievi ricche di storia, come quella di San Giovanni in Petroio, oppure l’antica pieve di San Gavino in Adimari, tra il capoluogo e Montecarelli, ricca di opere d’arte e storia, ove anche la canonica è ridotta ad un ammasso di rovine; la prima chiusa da molti anni e la seconda, addirittura dal 1542.
La lista, comunque è molto ampia ed il territorio barberinese presenta una ferita profonda riguardo agli edifici religiosi non più utilizzati ed abbandonati al destino.
La lista, comunque è molto ampia ed il territorio barberinese presenta una ferita profonda riguardo agli edifici religiosi non più utilizzati ed abbandonati al destino.
Molte chiese sono state lasciate a causa dell’abbandono dei suoi pochi abitanti come quella di Rezzanopresso Galliano, che, circondata da sbarramenti ed alberi che ne coprono la visibilità, è anche impossibile individuarla.
Altra chiesa chiusa ormai da anni è quella a Santa Lucia, anch’essa transennata dopo un violento terremoto del 2009, con epicentro a 3 chilometri dal paese.
Edifici religiosi dove ormai regna l’abbandono ve ne sono moltissimi: San Lorenzo a Le Croci; Santa Maria a Collebarucci; San Lorenzo a Migneto è un rudere avvolto da erbacce e decadente; San Lorenzo a Il Cornocchio; San Giovanni in Petroio, transennata a 100 metri di distanza, una volta proprietà della famiglia Medici; Santa Reparata a Pimonte ed infine la Cappellina di Moriano, visibile anche dalla strada che porta verso San Piero a Sieve, un cumulo di erbacce ed in forte stato di decadenza, ricca di crepe e incuria.
Altra chiesa chiusa ormai da anni è quella a Santa Lucia, anch’essa transennata dopo un violento terremoto del 2009, con epicentro a 3 chilometri dal paese.
Edifici religiosi dove ormai regna l’abbandono ve ne sono moltissimi: San Lorenzo a Le Croci; Santa Maria a Collebarucci; San Lorenzo a Migneto è un rudere avvolto da erbacce e decadente; San Lorenzo a Il Cornocchio; San Giovanni in Petroio, transennata a 100 metri di distanza, una volta proprietà della famiglia Medici; Santa Reparata a Pimonte ed infine la Cappellina di Moriano, visibile anche dalla strada che porta verso San Piero a Sieve, un cumulo di erbacce ed in forte stato di decadenza, ricca di crepe e incuria.
Le foto del reportage:
Foto 1 – San Giovanni in Petroio;
Foto 2 – San Gavino presso Montecarelli;
Foto 3 – Santa Maria a Collebarucci;
Foto 4 – San Lorenzo a Migneto;
Foto 5 – San Lorenzo a Il Cornocchio;
Foto 6 – San Lorenzo a Le Croci presso Le Maschere;
Foto 7 – Santa Reparata a Pimonte (Monti della Calvana – lato barberinese);
Foto 8 – Santa Lucia in Stale a Santa Lucia di Barberino di Mugello;
Foto 9 – Cappellina di Moriano (sulla diga di Bilancino).
Foto 1 – San Giovanni in Petroio;
Foto 2 – San Gavino presso Montecarelli;
Foto 3 – Santa Maria a Collebarucci;
Foto 4 – San Lorenzo a Migneto;
Foto 5 – San Lorenzo a Il Cornocchio;
Foto 6 – San Lorenzo a Le Croci presso Le Maschere;
Foto 7 – Santa Reparata a Pimonte (Monti della Calvana – lato barberinese);
Foto 8 – Santa Lucia in Stale a Santa Lucia di Barberino di Mugello;
Foto 9 – Cappellina di Moriano (sulla diga di Bilancino).
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