venerdì 17 ottobre 2014

Dal Passo del Sambuca fino al capoluogo

Sicuramente uno dei paesaggi più belli dell’appennino tosco-emiliano si trova nel comune di Palazzuolo sul Senio.
Una via amata, in special modo dai motociclisti e ciclisti, è senza dubbio quella che dal Passo della Colla di Casaglia porta al capoluogo.
Il cartello che indica il capoluogo è al ponte sul torrente Rovigo, ma il punto più panoramico inizia al Passo del Sambuca, qualche chilometro più avanti.
Individuare il passo, oltre al cartello che lo indica, non è complicato; una croce su una piccola collinetta, un tabernacolino ed un incisione con una colomba con ramo d’ulivo nel becco su sfondo celeste, da inizio ad una discesa a tornanti, molto simili ai tracciati dolomitici.
Soffermandosi poco più in giù, si nota una chiesa, guardando verso destra; essa è la chiesa di San Bartolomeo a Lozzole.
A parte un paradisiaco panorama, non troviamo monumenti o chiese finché non arriviamo aAcquadalto, da dove vi è il bivio per Lozzole; in questa località sorge il Santuario Madonna della Neve, dove è degna una visita.
Nato sul ritrovamento sul vicino torrente Senio di una madonna, ora all’interno del santuario, che grazio della parola due persone mute, fu costruito un piccolo oratorio nel 1459 per poi divenirne un santuario nel 1639 con tanto di loggiato ove accogliere i pellegrini. Internamente la Madonna con bambino di ignoto autore fiorentino ed un dipinto di scuola emiliana.
Proseguendo verso la Romagna scendiamo lungo le sponde del Senio fino ad entrare nel capoluogo; alcuni edifici di epoca medioevale anticipano l’ingresso, sulla destra, alla piazza più importante e bella del paese.
Qui sorgono diverse strutture di estrema importanza.
Il Palazzo dei capitani è un edificio medioevale che attira l’attenzione per la presenza sulla sua facciata di innumerevoli stemmi di svariate grandezze che ricordano le famiglie che, ivi, ebbero presenza. Internamente vi è il Museo archelogico e quello della civiltà contadina. L’edificio ricorda la sosta di Papa Giulio II accompagnato da Niccolò Macchiavelli.
Schiacciato verso la collina si trova l’Oratorio dei SS Carlo e Antonio, seicentesco, che racchiude al suo interno diverse pale di notevole bellezza.
Dalla parte opposta vi è il municipio con un interessante monumento ai caduti.
Per terminare, va visitata la Chiesa di Santo Stefano; edificio anch’esso molto antico, fu rimaneggiato nel XVII secolo.
All’interno si possono ammirare diverse pale di notevole pregio come lo Sposalizio di Santa Caterina di pittore fiorentino databile nel XVI secolo, La Madonna col Bambino, San Domenico e San Pietro Martiredel XVII secolo, sempre di pittore fiorentino ed infine la Visitazione della seconda metà del XVII secolo.
Le foto del reportage:
Foto 1 – Passo del Sambuca;
Foto 2 – Tornanti presso il Passo del sambuca;
Foto 3 – Chiesa di San Bartolomeo in Lozzole dal passo;
Foto 4 – Santuario Madonna della Neve a Acquadalto (esterno);
Foto 5 – Santuario Madonna della Neve a Acquadalto (interno);
Foto 6 – Fiume Senio a Palazzuolo;
Foto 7 – Palazzo dei Capitani;
Foto 8 – Oratorio dei SS Carlo e Antonio;
Foto 9 – Chiesa di Santo Stefano (esterno);
Foto 10 – Chiesa di Santo Stefano (interno).
 
© Riproduzione Riservata

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.