lunedì 16 giugno 2014

Chiese e oratori senza più anima

Anche il comune di Carmignano vanta dei luoghi religiosi, che, seppur pieni di storia, sono ridotti molto male; una pieve molto antica chiusa e due oratori in stato di completo abbandono, proprio a pochi chilometri da comune mediceo.
L’esempio più eclatante è sicuramente la Pieve di San Giusto (foto 1-2-3) a Il Pinone, situata ai confini con i comuni di Capraia e Limite e Vinci.
La pieve risale al XII secolo con campanile a torre: una chiesa molto bella, almeno esternamente (internamente è chiuso da secoli), che, a detta dei pochi abitanti della zona, non ha più neppure la sua struttura religiosa interna. Inoltre vi è libero accesso alla parte absidale, grazie ad una porta mancante. Qui, fortunatamente, non regna incuria, grazie alle persone che vi abitano vicino.
Il secondo caso lo troviamo tra Carmignano e Seano dove, svoltando a sinistra, troviamo l’Oratorio della Vergine (foto 4-5); le sue condizioni sono molto precarie, osservando internamente possiamo renderci conto delle pessime condizione della struttura: pensate che questo oratorio risale al 1600.
Altro oratorio in condizione precarie si trova a Le Croci, località al confine con Poggio a Caiano, raggiungibile scendendo verso Seano e svoltando nella prima strada a destra.
Anche questo oratorio si presenta trasandato all’esterno e completamente dismesso e rovinato all’interno; un oratorio del 1684 appartenente ai Rucellai dedicato alla Vergine e alla Santa Croce(foto 6-7) che ancora mostra, seppur in maniera appannata, alcuni affreschi.


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