domenica 15 marzo 2015

Villa Le Sacca – nell’interno

Con qualche groppo in gola, vado a vedere le condizioni esterne di Villa Le Sacca a Prato; appena entrato non mi sfugge, anche se il buio è quello che prende il sopravvento, le scritte sui muri.
Tutto ciò fa realmente pensare a quello che le persone dicono su questa struttura dopo il suo totale abbandono; si racconta che esso fosse un covo dei satanisti e, all’interno, si facevano riti magici con animali e forse qualcosa di più atroce.
Scritte preoccupanti e del materiale invadono tutta la struttura; anche se questa è solo una novella, vi è comunque un passaggio di gente balorda.
Calpestando ciò che vi è a terra, composto da legni e calcinacci, verifico cosa è rimasto di questo edificio antico; ancora si possono osservare alcuni affreschi, sormontati, alcuni, da scritte con spray.
La cappella, oggi è spoglia, e di tutte le opere d’arte che qui erano presenti, sono state tutte depredate, ad eccezione di un affresco raffigurante un crocifisso, ora all’Istituto Cicognini in Piazza del Collegio; anch’esso era in condizioni pietose e, solo un perfetto restauro, lo ha riportato in vita.
Della piccola chiesina rimangono solo le tracce delle pale e le nicchie dove, con ogni probabilità, erano collocate delle statue sacre.
La copertura di molte stanze è crollata, i vani sono aperti verso l’esterno, mancando di finestre e porte; fortuna vuole che tutta la struttura sia recintata…ma valicabile!
Ancora si può osservare la macina dove veniva prodotta la farina, essendo questa struttura indipendente.
Seguono le immagini.
 
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